1 Aprile 2025

Leopoldo Nobili. L’uomo elettrico. Da Trassilico al mondo intero. Conferenza del lunedì, di Italo Pierotti.

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UNITRE Barga ha programmato per lunedì 31 marzo, h 17, in Sala Colombo, un incontro dedicato ad uno scienziato e patriota rilevante nella storia della scienza italiana, Leopoldo Nobili l’uomo elettrico”, ad opera di Italo Pierotti.

Nato a Trassilico nel 1784, figlio di Pellegrino, Podestà di Trassilico per gli Estensi, fu brillante studente di materie letterarie e filosofiche (ebbe come insegnante a Milano Giuseppe Parini), ma era appassionato di scienze e affascinato da Napoleone. Convinse il padre a iscriverlo alla Scuola Militare di Modena e divenne tenente d’artiglieria.
Iniziò la carriera militare partecipando anche alla Campagna di Russia con Napoleone e distinguendosi per il suo valore, poi abbandonò la carriera per dedicarsi allo studio scientifico.
S’interessò in particolare ai fenomeni elettrici ed elettromagnetici, un campo di ricerca in rapida evoluzione all’epoca, ma mantenne un forte impegno civile e politico. Partecipò nel 1831 alla rivolta di Ciro Menotti e, costretto all’esilio, fu accolto come rifugiato a Firenze dal Granduca che, conosciuta la sua attività di ricerca, lo nominò professore di fisica sperimentale presso il Museo di Scienze e Fisica dove fu molto seguito da fisici e studenti provenienti da tutta Europa.
Morì a Firenze nel 1835 e fu sepolto con monumento funebre in Santa Croce. Sviluppò numerosi strumenti di precisione per la misurazione di correnti elettriche e fenomeni magnetici che ebbero un ruolo fondamentale nel progresso della fisica sperimentale.
A Trassilico e Castelnuovo Garfagnana, come anche in altre zone d’Italia, sono presenti due vie intitolate a L. Nobili.

Di questa straordinaria figura, delle sue invenzioni e numerose pubblicazioni, parlerà Italo Pierotti, originario di Trassilico e attualmente residente a Pescia, appassionato di ricerca storica e scrittore di romanzi.

Collabora da molti anni con il periodico “Il Cittadino” di Pescia.

Per l’Unione dei Comuni della Garfagnana ho pubblicato “Un garfagnino alla corte dell’imperatore, l’abate Giovanni Pierelli di Trassilico” che è entrato a far parte della Biblioteca Nazionale Austriaca di Vienna.

Membro dell’Istituto Storico Lucchese Sezione di Gallicano ha pubblicato per l’Istituto sui Quaderni Gallicanesi: “La vita e le opere di Giovanni Pierelli”, “Considerazioni sul poema Vienna Difesa”, “I banditi di Trassilico”, “Da Trassilico a Vienna, Pierelli e l’arte della diplomazia”, “Quando Trassilico cantava”.

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      Leopoldo Nobili (1784-1835)

Biografia 

  • Nacque a Trassilico, in Garfagnana
  • Leopoldo Nobili nacque nel 1784 a Trassilico, un piccolo paese della Garfagnana, in una famiglia di condizioni modeste. Suo padre, Pellegrino Nobili, era il podestà del paese, mentre sua madre, Irene Beretti Amorotti, proveniva da una famiglia di Carpineti. un paese situato in Emilia-Romagna, oggi nella provincia di Reggio Emilia,  nell’Appennino reggiano.
  • Studiò alla Scuola militare del genio e dell’artiglieria di Modena
  • Fu direttore della fabbrica d’armi di Brescia
  • Insegnò fisica sperimentale al Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze
  • Partecipò ai moti del 1831 e fu esule in Francia
  • Morì a Firenze nel 1835 all’età di 51 anni

Contributi scientifici 

  • Ideò la pila termoelettrica
  • Inventò il galvanometro astatico, un galvanometro di precisione molto diffuso nei laboratori
  • Inventò la calamita scintillante, uno dei primi apparecchi a induzione elettromagnetica
  • Inventò il sistema delle Metallocromie
  • Si occupò di elettrofisiologia
  • Si occupò di termoelettricità con Macedonio Melloni

Trassilico nella geografia storica

Periodo precedente: Nel 1274, il Comune di Trassilico acquisì diritti e possedimenti locali, segnando un periodo di relativa autonomia.

Tuttavia, la Garfagnana fu a lungo contesa tra diverse potenze, tra cui Lucca e gli Este di Ferrara.

Dominio Estense: A partire dal XIV secolo, la Garfagnana, e quindi Trassilico, passò sotto il dominio del Ducato di Ferrara, retto dalla famiglia Este.

Questo dominio estense continuò, con alcune interruzioni, fino alla fine del XVIII secolo.

Periodo Napoleonico: Con l’arrivo di Napoleone Bonaparte in Italia, la regione subì cambiamenti significativi.

La Garfagnana fu incorporata nella Repubblica Cisalpina e successivamente nel Regno d’Italia napoleonico.

Restaurazione: Dopo la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna (1814-1815) riorganizzò l’assetto politico europeo.

La Garfagnana tornò sotto il dominio del Ducato di Modena e Reggio, retto dagli Este.

Pertanto, ai tempi di Leopoldo Nobili, Trassilico si trovava principalmente sotto il dominio del Ducato Estense, con l’intermezzo del periodo Napoleonico.

Leopoldo Nobili patriota

Definire Leopoldo Nobili come “patriota” richiede una certa contestualizzazione storica. Il concetto di “patriottismo” come lo intendiamo adesso stava proprio allora evolvendosi e la vita e le azioni di Leopoldo Nobili possono rappresentare questa evoluzione.

Maturò progressivamente il suo coinvolgimento politico fino a partecipare attivamente ai moti del 1831, un periodo di fermento politico in Italia che mirava all’unificazione e all’indipendenza del paese. Fu addirittura nominato ministro del governo provvisorio di Reggio Emilia.

I moti di Reggio Emilia del 1831 si inseriscono nel più ampio contesto dei moti del 1830-31 in Italia, e furono animati da ideali liberali e patriottici, con l’obiettivo di trasformare il sistema politico e avviare un processo di rinnovamento nazionale. I rivoltosi chiedevano l’adozione di una costituzione che limitasse il potere assoluto del sovrano e garantisse maggiori diritti e libertà ai cittadini.

I moti fallirono e fu costretto all’esilio in Francia per evitare l’arresto. Un sacrificio necessario dovuto alle sue idee politiche. Nonostante le difficoltà, cercò di tornare in quella Italia che allora era frazionata in domini indipendenti e spesso rivali, e alla fine ottenne asilo in Toscana. Il suo desiderio di tornare nella penisola può essere interpretato come un segno di attaccamento alla sua terra.

L’Italia dell’epoca era divisa in vari stati. Il concetto di “patria” era in evoluzione. ed il Risorgimento, il movimento che portò all’unificazione italiana, era in corso. In questo contesto, l’impegno di Nobili per un cambiamento politico rappresenta un atto di patriottismo.

Diffusione degli ideali rivoluzionari: Le truppe napoleoniche portarono con sé gli ideali della Rivoluzione francese – libertà, uguaglianza e fraternità. Questi principi trovarono terreno fertile in Italia, dove esisteva già un malcontento nei confronti del dominio straniero e delle strutture sociali oppressive.
Le truppe francesi di Napoleone Bonaparte arrivarono in Italia tra il 1796 e il 1797, fu quella che i libri di storia chiamano “la campagna d’Italia”. Il Nobili aveva 12-13 anni, ma evidentemente ne fu fortemente colpito. 

Leopoldo Nobili, nonostante la giovane età, fu affascinato dalla figura di Napoleone Bonaparte fino ad arrivare a 28 anni a richiedere di partecipare alla campagna napoleonica in Russia che iniziò nel giugno del 1812 e terminò nel dicembre dello stesso anno. 

Aveva intrapreso la carriera militare e divenne aiutante di campo del viceré Eugenio di Beauharnais. Eugenio di Beauharnais governava il Regno d’Italia, amministrava questo territorio per conto di Napoleone. Il Regno d’Italia comprendeva una vasta area dell’Italia settentrionale e centrale, fino al 1814 quando, sconfitto Napoleone da parte di Russia, Prussia, Gran Bretagna e Austria, il viceré si arrese agli austriaci e fu esiliato. Nel 1815, col Congresso di Vienna tornarono ufficialmente in Europa gli antichi regimi. Ma l’idea liberale della  adozione di una costituzione che limitasse il potere assoluto del sovrano e garantisse maggiori diritti e libertà ai cittadini continuava a macinare nella storia e portava al Risorgimento, poi anche all’Unità d’Italia.

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Ecco alcune immagini che rappresentano le attività e le scoperte di Leopoldo Nobili:

  • Galvanometro astatico di Nobili: Questo strumento, inventato da Nobili, fu fondamentale per la misurazione di correnti elettriche deboli.

  • Coppia termoelettrica e termopila: Nobili sviluppò anche la coppia termoelettrica e la termopila, utilizzate per misurare la radiazione termica. La termopila di Nobili, pur con le evoluzioni tecnologiche, continua a essere uno strumento prezioso per la sua capacità di misurare la radiazione termica in modo preciso e non invasivo.

  • Anelli di Nobili: Nobili scoprì anche un fenomeno elettrochimico noto come “Anelli di Nobili”, che si forma quando una soluzione diluita di acetato di rame viene posta su una lastra d’argento. (Metallocromia)

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Ringraziamo Italo Pirotti anche per averci incuriosito usando l’appellativo “l’uomo elettrico” per rendere omaggio al ruolo di pioniere dell’elettromagnetismo di Leopoldo.

 

 

 

 

 

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