Camminare verso la parità di genere. Silvia Giannini alla conferenza del lunedì di UniTre Barga
In prossimità della Giornata Internazionale della donna, lunedì 4 marzo, alle 17,
presso la Sala Colombo in Via del Giardino 47, UNITRE Barga, con il patrocinio di
FIDAPA BPW (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari di Lucca – Business and Professional Women) e la Commissione Pari Opportunità del Comune di Barga, invita all’incontro con l’Avv. Silvia Giannini che tratterrà il tema Camminare verso la parità di genere.
Da tempo nella società è aperto il dibattito su questo argomento e viene sottolineata la necessità di un’effettiva parità tra uomini e donne rispetto ai diritti che, del resto, in Italia sono garantiti e riconosciuti dalla Costituzione.
La relatrice stimolerà la riflessione, facendo riferimento anche alle leggi che nella prassi quotidiana vengono applicate o ignorate, proponendo anche uno sguardo verso una legge rivoluzionaria del Regno Borbonico.
Proporrà poi una riflessione sul modo di vedere la parità da parte dei giovanissimi, la condivisione dell’esperienza “Woman to be” e quella di FIDAPA con la nuova Carta dei Diritti delle Bambine, alla quale ha aderito anche il Comune di Barga, volgendo così lo sguardo verso il futuro.
L’ Avv. Giannini già ha tenuto per UNITRE Barga un’altra relazione riferita al mondo femminile: La conquista del voto per le donne in Italia.
Sin da giovanissima (anni ’80) ha approfondito le tematiche relative al mondo femminile partecipando attivamente alla formazione della prima CPO (Comitato Pari Opportunità) della Provincia di Lucca.
Eletta nel Consiglio Nazionale del Movimento femminile della D.C., si è occupata di violenza sessuale, violenza domestica, tutela dei minori e diversamente abili.
Ha partecipato alla rilettura del Codice di Camaldoli.
Come avvocata volontaria, ha supportato i Centri Antiviolenza di Lucca e della Lucchesia. Si è specializzata presso l’Università di Firenze in materia di donne immigrate, rifugiate e richiedenti asilo.
Ha seguito per il Centro Famiglie della Valle del Serchio le problematiche connesse ai minori immigrati non accompagnati nel bacino Mediterraneo partecipando alle giornate di studio internazionali in Marocco e Francia.
È Socia Fondatrice dell’Associazione PETRA FRANCIGENA che si occupa delle problematiche familiari e di progetti culturali per la diffusione della Cultura Italiana: dalle Radici al Mondo. Inoltre è Socia FIDAPA BPW Italy della sezione di Lucca da molti anni e, dopo aver ricoperto la carica di Vice Presidente dal 2021 al 2023, attualmente ne è Presidente.
Presenta la conferenza Maria Lammari, vice/presidente UniTre Barga.
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La parità di genere è garantita dalla Costituzione della repubblica italiana. L’articolo 3 della Costituzione proclama l’uguaglianza tra uomo e donna di fronte alla legge. La Costituzione stabilisce che la Repubblica deve agire affinché questa uguaglianza non resti lettera morta, ma venga in concreto e nel quotidiano attuata in ogni campo della vita sociale, economica e politica. L’articolo 51 della Costituzione stabilisce che tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza.
24 marzo del 1947, data in cui l’Assemblea costituente approvò l’articolo 3 della Costituzione, proclamando l’uguaglianza tra uomo e donna di fronte alla legge.
Risale al 1950 la legge sulla “tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri”, con la quale per la prima volta viene introdotto il divieto di licenziare le donne lavoratrici dall’inizio della gestione e fino al compimento del 1° anno di età del bambino. Si aggiunge anche il divieto di non affidare alle donne incinte lavori fisicamente faticosi o insalubri, come ad esempio il sollevamento di pesi e l’esposizione a sostanze tossiche.
Il 1963 è un anno molto importante per la parità di genere. Prima di questa data, i contratti di lavoro subordinato potevano contenere una clausola (clausole di nubilato) che legittimava il datore di lavoro a licenziare la dipendente donna in caso di matrimonio. In altre parole, chi sottoscriveva il contratto di lavoro si impegnava a non sposarsi poiché la vita matrimoniale era considerata inconciliabile con gli impegni lavorativi.
Sempre nel 1963 il Parlamento riconosce dignità al lavoro domestico delle donne. Si tratta di una svolta epocale per le donne: finalmente le mansioni casalinghe acquistano dignità nei confronti e della legge e diventano meritevoli di tutela. Viene creata presso l’Inps un’assicurazione volontaria per le pensioni delle casalinghe. Dal 1999 tale assicurazione diventa obbligatoria per tutelare le donne dal rischio di infortuni domestici.
- la legge n. 1204 del 1971 che introduce l’astensione facoltativa dal lavoro per 6 mesi, oltre ai 3 mesi obbligatori dopo il parto;
- la legge n. 546 del 1987 che sancisce il pagamento dell’indennità giornaliera maternità;
- la legge Finanziaria del 1998 che introduce misure contributive per tutelare la maternità delle lavoratrici subordinate e parasubordinate, l’assegno di maternità e l’assegno ai nuclei familiari.
- la legge n. 58 del 2000 disciplina nuove disposizioni per il sostegno alla genitorialità di madri e padri, per il diritto alla cura della prole coordinando le esigenze di maternità e paternità.
- nel 2012, la legge Fornero sulla riforma del mercato del lavoro ha introdotto il babysitting, ovvero la possibilità per le madri lavoratrici di richiedere, in alternativa al congedo parentale, dei contributi economici da destinare alle spese per la baby-sitter per assistere i bambini mentre le madri sono a lavoro.
Le donne sono state ammesse a pieno titolo all’interno delle Forze armate e nel corpo della Guardia di Finanza soltanto agli inizi del 2000, dopo l’approvazione della legge 380/1999: “Delega al Governo per l’istituzione del servizio militare volontario femminile”.
La legge n. 120 del 2011 introduce le tanto discusse “quote rosa”, ovvero l’obbligo per le amministrazioni pubbliche e private di rispettare un determinato numero di assunzioni riservate alle donne.
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LINKS
Obiettivi delle Nazioni Unite Il numero 5 riguarda la PARITÀ I GENERE
ONU Italia La nuova Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (unric.org)
Donne in cammino verso la parità. Tutte le leggi dalla Costituzione a oggi. – dal Sole 24 ore
Articolo 3: il principio di parità tra uomo e donna | Educazione civica | Rai Scuola
si possono consultare gli articoli della Costituzione Costituzione_della_Repubblica_italiana.pdf (cortecostituzionale.it)
Art. 2,
Art. 3, 1° co.,
Art. 3, 2° co.,
Art. 31,
Art. 37,
Art. 48,
Art. 51.
Carta dei diritti della Bambina b504fc33-4d44-4e20-a559-184fd64705b2 (regione.toscana.it)
Codice di Camaldoli, vuoi leggerlo_ clicca il link Codice-di-camaldoli-P.Pascucci.pdf (uniurb.it)
Centri Anti Violenza I Centri Antiviolenza di D.i.Re – D.i.Re – Donne in Rete Contro la Violenza (direcontrolaviolenza.it)
Test anonimo on/line di Autovalutazione del Rischio di violenza proposto dalla Associazione Luna di Lucca, in base alle risposte verrà calcolato un ‘profilo di rischio di violenza’, ISA online (surveygizmo.co.uk)
Che aspetto ha oggi la parità di genere? – UNRIC Italia
Diritti delle donne: la parità di genere è una realtà in Europa? | European Youth Portal